AGENTI IMMOBILIARI E MEDIAZIONE DEL CREDITO : NUOVE OPPORTUNITA' DALLA LEGGE EUROPEA
La legge europea che abolisce l'incompatibilità professionale per l’agente immobiliare apre nuove opportunità al mestiere. idealista/news ne ha parlato con Paolo Righi, presidente di Confassociazioni Immobiliare.
Cosa dice la legge europea sugli agenti immobiliari?
La legge europea 2018 sull'incompatibilità professionale per l'agente immobiliare sta per entrare in vigore, con importanti novità per il mediatore immobiliare, che potrà trasformarsi anche in mediatore del credito.
La legge contiene infatti un ampliamento delle competenze in capo agli agenti immobiliari, che potranno occuparsi di tutte le attività legate alla vendita di un immobile, dalla gestione delle pulizie al ricambio della biancheria negli affitti brevi fino all'amministrazione di condominio o la consulenza in tema di mutui e finanziamenti.
Un mondo di opportunità professionali si apre quindi davanti a chi abbraccia la mission di agente immobiliare. Se n’è parlato in un convegno promosso da Fiaip il 3 aprile 2019 a Milano.
“In attesa di comprendere dal Ministero quali saranno le concrete linee di applicazione della legge, - ha spiegato a idealista/news Paolo Righi, presidente Confassociazioni Immobiliare, a margine del convegno che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del presidente Fiaip Gian Battista Baccarini e di Samuele Lupidii, Amministratore Delegato Auxiila Finance, - vogliamo portare all’attenzione la possibilità che hanno gli agenti immobiliari di integrarsi con la filiera del credito. Un’opportunità per guadagnare di più ma soprattutto per fare rete, un passaggio essenziale per la gestione dei servizi immobiliari a beneficio del cliente, che, lo ricordiamo, è il punto di partenza di tutto. Noi pensiamo che le competenze specifiche vadano valorizzate, ma che vadano integrate per un servizio più valido”.
Una soluzione che può aumentare le entrate tanto degli agenti immobiliari coinvolti, quanto degli altri professionisti dell’immobiliare, dagli amministratori di condominio ai property manager.
Quali sono i nuovi strumenti a disposizione degli agenti?
“La collaborazione tra agenti e società di mediazione creditizia passa per molti strumenti, - risponde Righi. - Noi come Auxilia Finance presentiamo l’Home Timer, una rete di consulenti on line, tutti regolarmente iscritti all’Oam, che supportano gli agenti immobiliari, ad esempio, nella redazione delle domande di mutuo da parte dei clienti. Il tutto teso a far risparmiare tempo e a facilitare la gestione delle pratiche preliminari”.
Inoltre, con l’approvazione definitiva della legge europea, gli agenti immobiliari potranno addirittura usare questo strumento per diventare a loro volta consulenti del credito. “Ci sarà bisogno di strumenti per la gestione di questi nuovi ingressi e per la loro messa in rete, - precisa Righi. - Una piattaforma Fiaip predisposta da Auxilia Finance è funzionale a questo, permettendo di creare gruppi di collaboratori, senior e junior, che possono integrare le rispettive competenze per offrire al cliente un servizio finale completo. Il tutto senza modificare le rispettive policy aziendali”.
La trasformazione dell’agenzia non consiste quindi nel diventare altro da quello che è sempre stata, ma nel poter accedere a una rete in cui scegliere e comporre servizi da integrare al proprio business, quale che sia, trovando la formula migliore per la soddisfazione dei propri clienti.
Come reagiscono le banche all’ingresso nel mondo del credito degli agenti immobiliari?
“Gli istituti di credito hanno motivo di temere solo nel momento in cui le società coinvolte non sono in regola e sono prive di controllo sulla rete di professionisti, - è il parere di Righi. - Con Auxilia Finance tuttavia questo problema non esiste, dato che la qualità del suo credito è anche migliore di quella delle banche che rappresenta. Anche le policy aziendali degli istituti rappresentati vengono rispettate in toto. La stessa autorità per la concorrenza ha certificato l’alto livello di qualità del credito Auxilia Finance”.
Quali saranno nel 2019 gli sviluppi della professione di agente immobiliare?
“Non prevediamo molti cambiamenti nel 2019, - risponde il presidente Righi, - a parte, naturalmente, l’approvazione della legge europea. E il 2020 si giocherà su quanto verrà disposto con la legge finanziaria. I prezzi immobiliari sono in continua discesa, e il mattone è ormai divenuto un bene rifugio, in cui investire i propri risparmi senza aspettarsi rendimenti a breve termine. Ma se questo settore riuscirà a produrre valore, dipenderà dal Governo”.
Il settore immobiliare rappresenta infatti il 20% del Pil italiano: spingerlo significa sbloccare senz’altro un’economia che è la sola a non crescere in un contesto europeo, pur in presenza di un rallentamento globale.
“Solo Milano, - sottolinea Righi, - è riuscita a basare la propria crescita in larga parte sullo sviluppo immobiliare, avvicinandosi in questo più all’Europa che al resto d’Italia, e continuando ad attirare investimenti. La chiave di volta sono state le amministrazioni, a partire alla giunta Moratti che si è aggiudicata Expo e a finire con le successive, che hanno gestito l’evento. Quindi Milano è diventata l’esempio palese, il modello da seguire, di come l’immobiliare andrebbe gestito per una ricchezza e un indotto il cui valore è positivo per tutta l’Italia”.